Al giorno d’oggi è molto frequente trovare su internet delle fake news a differenza di molto tempo addietro in cui il metodo di propaganda delle informazioni era scarso, ridotto solamente ai giornali che erano sicuramente fonti attendibili.
Oggi invece, grazie alla potenza della comunicazione virtuale, è più facile scambiare una notizia vera da una “fasulla” poiché internet è un luogo accessibile a tutti. Le motivazioni per la quale molta gente diffonde fake news sono diverse: per esempio si va dalla manipolazione dell’opinione pubblica al semplice divertimento. Quindi bisogna avere un forte spirito critico in questi casi e porre attenzione a quello che si sta leggendo prima di diffondere quello che si è letto. Non è sempre facile, ma sicuramente esistono dei campanelli d’allarme che possiamo tenere in considerazione come ad esempio: se la pagina presenta troppa pubblicità o immagini non coerenti col testo probabilmente si tratta di una bufala; oppure se la firma dell’articolo è una persona non conosciuta a differenza di un giornalista è sicuramente un’invenzione; o anche controllare l’autenticità dell’indirizzo URL e così via… Sono elementi di aiuto che se notati possono fare la differenza.
A tal proposito per agevolare gli utenti è stata fatta un’indagine e si è giunti alla conclusione che un articolo per essere veritiero deve rispondere alle 5 W Who? When? Where? Why? What? (rispettivamente: Chi? Quando? Dove? Perché? Cosa?)
Ovviamente va specificato che la colpa non è di internet, anzi la tecnologia e i suoi passi in avanti ha aiutato molto la diffusione di notizie in tempo reale, ma la colpa è delle persone e delle loro intenzioni, i quali non si rendono conto che nella loro ingenuità causano molti problemi a chi sfortunatamente non è pratico di questi mezzi.

Annotazioni a cura di Enza Tedone (volontaria del servizio civile universale Adoc Puglia)

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